domenica 21 dicembre 2014

L'autogol del fuffaro

Il Bristolone si inquieta perché gli ho detto che è un fuffaro e, in veste di admin di un suo gruppo su Facebook, mi dà un "primo richiamo ufficiale". Nel farlo, però, commette un divertente autogol:


... e deve correre ai ripari modificando il post:


martedì 16 dicembre 2014

domenica 16 novembre 2014

Debolezze vetuste

Un dirigente di Forza Nuova (o comunque uno che si presenta come tale e ha lo stemma di FN dietro la sua faccia nella foto del profilo) comincia ringraziando un tale Carmine per averlo "accolto tra i suoi amici" e conclude ringraziandolo ancora "per il suo grande cuore nei confronti degli animali". Eh, LOL, ha già detto lui, non ho bisogno di aggiungere altro! (Senza offesa per gli animali, eh)


Non so quali siano le "diversità culturali" tra il Carmine e questo fan di Forza Nuova (che poi è più una Debolezza Vetusta). Sta di fatto però che il Carmine è pure lui di estrema destra e nel post qui sotto (di qualche anno fa: era al governo Berlusconi) auspicava un ritorno del fascismo in Italia perché così lui, che si sarebbe tesserato subito, avrebbe potuto insultare gli utenti democratici senza essere segnalato a Facebook. Ma ROTFL!


Al Carmine si potrebbe far notare che la sede di Facebook non è in Italia e quindi non cambierebbe nulla per le segnalazioni (e tra l'altro le segnalazioni a Facebook funzionano comunque malissimo). Inoltre a senso parrebbe che dopo "progresso" intendesse mettere dei punti esclamativi, e non interrogativi come ha invece fatto. Ma vabbè: in un simile sproloquio è inutile cercare una logica.

Comunque non è certo l'unico nostalgico di vetuste debolezze demenziali della storia italiana. Ecco qua, tanto per fare un esempio, un altro di costoro:


domenica 9 novembre 2014

Omeopazzia

In un gruppo di Facebook dedicato all’omeopatia tempo fa ho ricordato che la revisione sistematica di Shang et al. ha mostrato che il presunto effetto dell’omeopatia di fatto è l'effetto placebo.
Invece che ringraziarmi per aver fatto loro conoscere uno studio essenziale sull'argomento in questione, tre utenti si sono inquietati.

Uno si è messo addirittura a scrivere post di insulti. In effetti accade spesso che i sostenitori delle pesudomedicine "dolci" abbiano reazioni aspre: sono tutti peace & love & namastè, ma appena si toccano i loro dogmi mostrano un'indole assai iraconda. Dante fu profetico quando immaginò Filippo Argenti che, diluito nell'acqua, faceva una succussione alla barca su cui navigava con Flegias e Virgilio.

Un altro ha giudicato che la mia vita dovesse essere molto triste e che mi sentissi solo. Anche se in contrasto con il raziocinio, è una risposta che viene data spesso dai sostenitori di pseudoscienze. Forse per loro gli assurdi sistemi cui credono sono come una religione e quindi pensano che non possa esservi felicità per chi non ha la fede e che, senza un dio diluito e succusso al fianco, l’uomo debba sentirsi abbandonato.

Ma non ragioniam di lor, per restare danteschi (come è noto, la Commedia dice “non ragioniam di lor, ma guarda e passa”, anche se il primo emistichio è con frequenza superiore anche superiore all'originale citato come “non ti curar di lor”). Ragioniam, invece, del terzo, che, per dire che lui ne sa e io no, presenta i suoi titoli:


E, visto che c’è, sbandiera pure i titoli altrui accusandomi di ignoranza perché esprimo opinioni diverse da quelle di un suo mentore:


Vabbè, ci sono persone con titoli anche molto maggiori del chimico farmaceutico omeopata e del suo mentore che sono sostenitori dell'omeopatia: c'è addirittura un premio Nobel per la medicina, Luc Montagnier. D'altra parte ci sono pure, e anche più, scienziati inclusi premi Nobel che ritengono l’omeopatia pura e semplice pseudoscienza. Il punto è però che, con buona pace del chimico omeopata, quel che va mostrato non sono i titoli, ma le prove. E le prove a favore dell'omeopatia continuano a mancare.

Per inciso, il concetto di "essere titolato" dal punto di vista del chimico omeopata è un po' tautologico:


Insomma, per definizione chi non crede all'omeopatia non è "titolato" a parlarne e non conosce l'argomento e viene classificato come uno che "difende a spada tratta un ambito di convenzionalità" ("un ambito di convenzionalità"? O.o ... ma LOL!).

Già, ma come la mettiamo con il fatto che la revisione sistematica di Shang et al. ha avuto come esito che i risultati dell'omeopatia sono gli stessi del placebo? Il chimico omeopata risponde rivelando, per usare le sue stesse parole, una "non conoscenza imbarazzante" delle revisioni sistematiche che riguardano la sua amata omeopatia.


Questa affermazione, fatta da un fan dell'omeopatia, è un epic fail. Infatti, la revisione del 1997 (la prima di Linde et al.) era, sia pur con molta cautela, favorevole all'omeopatia! ("The results of our meta-analysis are not compatible with the hypothesis that the clinical effects of homoeopathy are completely due to placebo. However, we found insufficient evidence from these studies that homoeopathy is clearly efficacious for any single clinical condition.") Tale verdetto è però da mettere in discussione, non tanto per la data, ma per i criteri adottati. Già quando fu pubblicata, furono fatte delle critiche perché la revisione includeva trial di qualità non ritenuta soddisfacente che potevano falsarne le conclusioni. Successive revisioni (lo stesso Linde, che a differenza del chimico omeopata, non aveva l'obiettivo di difendere il dogma diluito a tutti i costi, ma di studiare la questione, si rimise al lavoro) mostrarono che, usando criteri più restrittivi sulla qualità, i risultati si assottigliavano. Si arrivò quindi alla revisione di Shang et al. citata all'inizio: una selezione dei trial sull’omeopatia meglio fatti e un confronto con i risultati della medicina che gli omeopati chiamano “allopatica” mostrò che, mentre i farmaci veri davano risultati visibilmente superiori al placebo, quelli dei rimedi omeopatici erano di fatto uguali.

Dunque il chimico omeopata aveva casualmente detto il vero quando diceva che la revisione del 1997 (che erroneamente credeva essere del tutto negativa per l’omeopatia) era da rivedere e che ne serviva una più recente: quella più recente (anche se il problema, come si è detto, non erano tanto le date) è arrivata ed ha spazzato via le pretese omeopatiche.

Per il chimico omeopata i risultati più recenti spazzerebbero via però la  revisione sistematica di Shang et al. e ogni dubbio sulla validità della magia diluito-succussa:


Anche se il chimico omeopata non ha dato indicazioni più precise, neppure quando gli è stato richiesto, pare che si possano identificare con sicurezza a quali tre articoli si riferisce.

Il primo ("Ameliorating effect of mother tincture of Syzygium jambolanum on carbohydrate and lipid metabolic disorders in streptozotocin-induced diabetic rat: Homeopathic remedy", Journal of Natural Science, Biology and Medicine, 2013 Jan-Jun, 4 (1): 68-73) riferisce di un esperimento fatto su sei ratti resi diabetici ai quali è stata somministrata tintura madre dell'erba citata nel titolo. Al di là di ogni osservazione sull'efficacia di tale erba, è evidente comunque che l’eventuale efficacia di una tintura madre non implica quella dei preparati basati sulla diluizione di essa (tra l'altro la succussodiluizione dovrebbe dare, secondo le sacre norme omeopatiche, l'effetto opposto a quello della sostanza non diluita). Anzi, una critica fondamentale che si muove all'omeopatia è relativa proprio alla diluizione, spinta persino oltre al punto in cui non resta neppure una molecola del principio attivo: non vi è più nulla dunque che possa produrre un qualunque effetto (a meno di non ricorrere ad astruse idee come quella della "memoria dell’acqua"). Inoltre, come può un singolo esperimento su soli sei ratti pesare di più di tutti gli studi presi in esame da Shang et al.?

Per quel che riguarda il secondo articolo (quello che dal chimico omeopata è citato come "Aubri e colleghi del 2013", anche se per essere pignoli è Aubry con Y, "Early udder inflammation in dairy cows treated by a homeopathic medicine (Dolisovet®): a prospective observational pilot study", Homeopathy, Volume 102, Issue 2, Pages 139-144, April 2013), sono addirittura gli autori stessi a dire che non si tratta di uno studio rigoroso! Loro stessi infatti lo definiscono "A prospective, uncontrolled, observational pilot study". Uno studio non controllato potrà magari dare uno spunto per ricerche successive, ma ovviamente non dà alcuna garanzia: ci vogliono (e, ancora, lo dicono gli stessi autori) "randomised, controlled studies". Insomma, è evidente che questo articolo non solo non può capovolgere i risultati della revisione sistematica di Shang et al., ma non ha neppure i criteri (per ammissione degli stessi autori) per essere preso in considerazione in una eventuale futura nuova revisione. Che una persona che pure dovrebbe avere un po' di dimestichezza con le pubblicazioni scientifiche lo porti come una prova che può capovolgere il responso di una puntigliosa revisione sistematica lascia quindi perplessi e mostra quanto possono essere forti i bias personali in materia di omeopatia e quanto sia necessario essere attenti e rigorosi nel valutare le affermazioni dei suoi fan.

Il chimico omeopata, ad una mia obiezione su altra questione, aveva risposto che i rimedi omeopatici si danno "ad Personam e non ad morbum", ovvero non si danno puramente in relazione al male da curare ma ad un esame generale ("olistico", come alcuni amano dire) del paziente. Ora però mi cita due ricerche che hanno avuto come soggetti ratti e vacche. Avranno studiato la personalità dei ratti e delle vacche coinvolti nello studio prima di dar loro i rimedi? O.o


Possiamo invece essere d'accordo con il chimico omeopata quando scrive che la mancanza del bugiardino dovrebbe essere un indizio ulteriore per avvallare, ovvero buttare in un torrente facendoli andar giù a valle, i rimedi omeopatici diluiti in acqua (tanto sono acqua e quindi non inquinano neppure) che non è possibile invece avallare.

Il terzo articolo citato è "A randomized placebo-controlled pilot study of Cat saliva 9cH and Histaminum 9cH in cat allergic adults" (Homeopathy, volume 102, issue 2, Pages 123-129, April 2013) di Prenitha Naidoo e Janice Pellow (quindi, per essere pignoli, il chimico omeopata avrebbe dovuto scrivere “e collega”, al singolare, e non “e colleghi” al plurale). In breve, hanno scelto 30 persone positive a un test di allergia ai gatti e hanno dato loro due rimedi omeopatici con saliva di gatto in diluizione 9 CH (e in fondo l'ultradiluizione può essere un vantaggio: non mi pare una grande idea ingurgitare qualcosa in cui ha sbavato un gatto). Prima dello studio e al termine ai soggetti era fatto un test sull'allergia e, secondo gli autori, i soggetti che avevano preso i rimedi mostravano un significativo miglioramento, mentre in coloro che avevano assunto un placebo non si vedevano grandi variazioni. Anche in questo caso ci si può chiedere come un singolo studio su 30 soggetti possa capovolgere i risultati di una revisione sistematica condotta su 110 studi con una mediana di 65 partecipanti ai trial e un range da 10 a 1573.

Ha scritto il medico e divulgatore scientifico Ben Goldacre nel suo libro Effetti collaterali (pag. 30): "Se un ricercatore o un medico «scelgono a piacimento» quando riassumono le prove esistenti, e considerano soltanto i trials che sostengono la loro intuizione, possono produrre un quadro fuorviante della ricerca". Il chimico omeopata cita quei tre perché riflettono le sue idee, ma ovviamente Tizio potrebbe citare altri tre articoli che dicono l'opposto, e poi Caio potrebbe citarne altri tre che danno ragione al chimico omeopata, e Sempronio altri tre che gli danno torto, e così via... E’ quello che in gergo viene chiamato cherry picking: come, tra le tante, si prendono le ciliegie che appaiono più appetitose, così tra i tanti studi se ne coglie qualcuno che conferma la propria idea. Come si esce da ciò? Lo lascio ancora dire da Goldacre (cito lui, ma ovviamente non è solo lui a dirlo: è un’idea centrale della medicina basata su prove): con la revisione sistematica, ovvero "una rassegna chiara e, appunto, sistematica della letteratura" (ed è per questo che citavo al chimico omeopata la revisione di Shang et al.). La revisione, se è fatta bene, non sceglie le ciliegine preferite, ma cerca di trovare tutto, lo pesa, trae le conclusioni.

Il chimico omeopata non ha risposto a queste obiezioni. Il suo dogma omeopatico era ben saldo e i miei dubbi erano solo "eresie" (LOL!). Anzi, a suo parere, esprimere dubbi sulla validità dell'omeopatia è addirittura un reato da denunciare (ROTFL!), come si vede in questo spassoso post diretto all'amministratore del gruppo:



domenica 2 novembre 2014

Mio cuggino, mio cuggino

Il Cristian è un sostenitore delle scie chimiche. Quando gli faccio notare che 'sta storia delle scie chimiche è una bufala, lui ribatte che gliel'ha confermato suo fratello è comandante di aerei e quindi ne sa "qualcosina più" di me... Ehi, ma anche mio cuggino è comandante di aerei! E durante un viaggio ha anche trovato in spiaggia un cane e invece era un topo!


Però al Cristian non è chiara la storia del topo-cane... E poi, mi dice, se sono così sicuro che le scie chimiche sono una scemenza, allora devo aver lavorato come chimico all'aeronautica militare. Beh, io no, ma mio cuggino sì: ricordo infatti che aveva prodotto della menta.


Quindi il Cristian ha un'illuminazione: "cugino si scrive con una g".


Ma no, Cristian! Non è mio cugino, è mio cuggino! :D

domenica 26 ottobre 2014

Chi copia gli articoli di Pippi Calzelunghe?

In un gruppo di Facebook che frequento, un tizio di nome Sergio mette sovente i link agli articoli che pubblica in un suo blog in cui, con tono vagamente complottista, afferma di dire "quello che gli altri non dicono".

Leggendo uno di questi articoli, però, mi è venuto qualche dubbio... Con una velocissima googlata ho trovato l'articolo che il Sergio aveva tradotto dall'inglese (o, meglio, aveva ritoccato la traduzione automatica fatta con Google Traduttore) e pubblicato nel suo blog senza citare autrice e fonte, così che appariva come fosse opera sua. Ho quindi postato una foto dell'autrice, Tara McIsaac, chiedendo al Sergio se la conosceva...


Il Sergio ha ribattuto che lui non copia, semmai era "liberamente tratto". Semmai "liberamente tradotto"! :D Accortosi che non può sostenere questa versione, passa allora a dire che però ha citato la fonte. Mi dice che sbaglio io perché ha citato il sito: "non credo il nome dell'autore ma del sito". Quello del sito, dice il Sergio, "ce di sicuro" (sic!). E certo che c'è: come gli dico, "l'hai aggiunto adesso, non fare il furbetto". Ma lui crede davvero di essere furbo e, pensando che, una volta che l'ha modificato, non ci sia più modo di far vedere la versione precedente, mi sfida a mostrarla:


A quanto pare non gli viene in mente che si possono fare gli screenshot... Comunque, eccolo servito:


Il Sergio ammette che in effetti è vero che prima il nome del sito non c'era, ma dice che era solo una "bozza pubblicata" (eh??) da modificare. Manca ancora, comunque, il nome dell'autrice. Il Sergio dice "credo che basti il sito", ma poi ammette: "forse però hai ragione , indichero anchhe il nome" (dell'autrice). E così lo aggiunge (notate l'annotazione in carattere più piccolo dedicata a me):


Infine il Sergio ammette di aver sbagliato, ma dice che è stato un "errore non doloso". Ma allora perché tutte quelle arrampicate sui vetri? Se era stata un'omissione involontaria, perché non dire semplicemente: "ah sì, certo, l'articolo non è mio: ho dimenticato di mettere il nome dell'autrice, ma ora rimedio"? Il Sergio dice che guardo troppi "programmi polizieschi": a suo dire è stata solo una svista occasionale: di solito cita sempre le fonti. Sempre sempre? Ok, torniamo al suo blog e andiamo all'articolo precedente, in cui si parla della Sindone, e... anche in questo caso si tratta della traduzione di un articolo altrui che il Sergio ha pubblicato nel suo blog senza citare né autrice né fonte, così che al lettore appare come fosse opera sua.


Dopo aver fatto il finto tonto (però la risposta "Pippi Calzelunghe" è stata divertente), il Sergio cerca anche stavolta di arrampicarsi sui vetri dicendo che ha copiato solo le frasi virgolettate, ma i fatti sono evidenti: tutto l'articolo è copiato.

Dunque sia l'ultimo che il penultimo articolo sono stati copiati e non attribuiti alle autrici. Proviamo con il terzultimo? Non c'è due senza tre. Anche questo è la traduzione dall'inglese di un articolo altrui. A questo punto il Sergio si arrende e mi scrive: "Il prossimo articolo ti dico direttamente di chi è così non ti affatichi troppo".


E meno male che lui era quello che scriveva "quello che gli altri non dicono"!

giovedì 9 ottobre 2014

Un post saccente

Non vorrei sembrare saccente, ma si dice "saccenteria" e non "saccenza". Così quando ho visto questo post...


... ho ricordato a Nadia la parola corretta:


La mia osservazione linguistica scatena però la veemente reazione di Stefania che a caps lock spiegato sostiene erroneamente che il termine esatto è "saccenza" e che "saccenteria" (la parola corretta) è non solo un errore, ma addirittura un vero orrore. Nadia acclama l'amica e aggiunge che "già dal suono" si capisce che è giusto "saccenza" (ma LOL!).


Le due, naturalmente senza essere neppure sfiorate dall'idea di prendere il vocabolario (che pure Stefania nominava) e controllare, raccontano la loro impresa pure in un altro gruppo, senza rendersi conto della figuraccia :D


Divertente che parli di "torturare la lingua italiana" colei che, oltre a dire "saccenza" invece di "saccenteria", pare avere un odio per la punteggiatura e scrive cose come "fraga capperi del cervello e dei fantasi" (v. immagine sopra). :D

Visto che Stefania invitava a consultare il vocabolario, l'ho fatto io per lei (che evidentemente non l'aveva fatto :D ) e ho postato qualche link a vocabolari online (vocabolario Treccani, Grande dizionario italiano Hoepli, Sabatini Coletti) che conoscono la parola "saccenteria" (ovvio: è la parola corretta in italiano), ma non registrano la parola "saccenza" (ovvio anche questo: non esiste).




Comunque Nadia non si arrende e proclama che a lei "saccenteria" non piace e quindi continuerà a usare "saccenza".


Nadia poi scrive che tutti sbagliano, ma solo a lei viene fatto notare:


In verità la mia era solo una pacata osservazione e sono state invece lei e la sua amica a tirarsi la zappa sui piedi assumendo un atteggiamento derisorio verso un'affermazione che invece era corretta e sostenendone con spocchia una che era sbagliata, ma, in ogni caso, non si può certo affermare che l'ho fatto notare "solo alla Nadia". Fare notare che si dice "saccenteria" e non "saccenza" è infatti una delle mie missioni in internet, come dimostrano le seguenti immagini:

settembre 2011
(questi l'avevano messo pure nel nome della pagina)


aprile 2013
(i tizi della pagina comunque hanno risposto con simpatia)


agosto 2013

settembre 2013 (doppietta!... due nello stesso thread: il primo lo diceva al secondo)


ottobre 2013


giugno 2014


luglio 2014



mercoledì 10 settembre 2014

La famosa "aspirale" di Fibonacci

Ehi, il Lesso Logico sta diventando famoso! Quando un tizio scrive "un'aspirale", viene invocato l'inserimento nel mio blog. E come posso rifiutare questa gentile offerta? :D


lunedì 1 settembre 2014

La teoria dei muliversi è sterile

Un tizio parla dei "muliversi". Gli faccio notare che è una teoria sterile, ma non capisce che lo sto bonariamente prendendo in giro...



PS: Per essere precisi, anche se in genere i muli sono sterili, sono attestati alcuni casi di muli fecondi.

sabato 23 agosto 2014

Che giorno è oggi?

Qualche giorno fa, il 19 agosto, Antonio ha messo in un gruppo di Facebook che frequento questo quiz:


Ci sono stati più di quaranta commenti con ragionamenti complicati prima che arrivassi io a dare la risposta esatta, che è semplicissima:


venerdì 15 agosto 2014

Finta medicina, finta quantistica, vera sokalata

E' diventato di moda invocare a sproposito la fisica quantistica per sostenere ogni sorta di affermazioni pseudoscientifiche. Di recente ho scoperto l'esistenza di un gruppo Facebook di "Quantistica e medicina". Per darvi un'idea di cosa lì dentro sia considerato "medicina" ecco un elenco parziale postato da un admin:


Masaru Emoto? Bruce "Ice Tea" Lipton? L'omeopatia? O.o Vedendo che questi avevano proprio bisogno di qualche dritta, mi iscrivo al gruppo. In un thread in cui si parlava di omeopatia, li avviso che in realtà i risultati di tale pseudomedicina sono pari a quelli del placebo e ricordo la famosa revisione sistematica di Shang et al. che ha stroncato ogni pretesa di validità scientifica dell'omeopatia.

Arriva allora il Giuseppe che si presenta dicendo "Sono un medico", ma poi sostiene l'omeopatia. Il medico omeopata (un bell'esempio di ossimoro), alquanto piccato, scrive un post con tono altezzoso dicendo che "se un paziente sta meglio lo dirà da sé". Ma come? Un medico che non conosce l'effetto placebo? Che non sa che nei trial clinici si usa il "doppio cieco" proprio perché quel che il paziente "dirà da sé" e anche quel che il medico vede da sé possono essere alquanto ingannevoli e portare a conclusioni errate? Ah, già, ma è un medico omeopata: ha diluito a 30 CH il metodo scientifico!

Anche Anita ci tiene a firmarsi mettendo "Dott.ssa" davanti al cognome e mi dice che non sono "competente in materia": il che è pur vero :D , però il fatto che lo dica riferendosi a quel che avevo scritto sull'effetto placebo, ma, nel farlo, dimostri di non aver capito quel che avevo detto, fa un po' sorridere... e poi, se lei è invece è competente, come mai non riesce a portare una singola obiezione ai miei post?

Interviene anche Tiziana che si lamenta del fatto che io sia stato ammesso nel gruppo portando la seguente motivazione: "La sua energia non è in sintonia con le nostre". Ebbè, se la mia energia non è in sintonia, come si fa? :D Inoltre si arrabbia pure perché ho scritto LOL. Ma LOL! (Ops, mi è sfuggito... :D )


E' da notare che la tipa non dice una sola parola sull'argomento dibattuto. Scrive solo per suggerire di allontanare dal gruppo chi aveva idee diverse dalle sue. La imita un'altra utente, Caterina, che apre un thread al solo scopo di darmi contro e di chiedere che io sia bannato dal gruppo. Con il tono iracondo che caratterizza spesso quelli che si atteggiano a "spirituali", scrive: "chiedo che venga discussa l'ipotesi di dare delle limitazioni all'ingresso di soggetti, il cui unico scopo è provocare inutili e sterili polemiche per problematiche interiori". Quindi dovremmo limitare l'ingresso a lei, dato che ha aperto un thread senza dire una sola parola sugli argomenti discussi, ma solo per fare un'inutile e sterile polemica contro di me :D :D ... e le "problematiche interiori" che sarebbero? :D

Comunque dopo un po' vengo bannato dal gruppo. L'omeopata, pronunciandosi a favore della mia espulsione, fa il rambo: "Il buonismo non paga". :D ... E sottolinea che "non rispondere vuol dire dare spazio passivo anche alle sue argomentazioni" (ehi, non sia mai che uno porta un'argomentazione contro il dogma omeopatico, eh! :D ).

Nel thread in cui si discuteva di omeopatia o, per meglio dire, nel thread in cui io discutevo di omeopatia e gli altri, senza discutere l'argomento, facevano caciara (con l'eccezione di un tizio che ha postato dei link ad articoli favorevoli all'omeopatia: articoli che non potevo trovare validi, per i motivi che gli ho spiegato, ma comunque questo tipo si è comportato in modo civile ed educato), il medico omeopata riprende la parola e scrive un post in cui non tenta neppure di portare argomentazioni e invece sbrocca definendomi "una mela marcia". Mentre io ho portato le mie motivazioni e ho citato un'importante (e decisiva) revisione sistematica, lui non cita neppure un misero articoletto e pretende che si debba "riconoscere che su un determinato percorso altri sono più avanti di te". Quindi il dottor Giuseppe si ritiene più avanti di Shang e colleghi e della loro revisione sistematica? La cosa divertente è che poi il medico omeopata dice che sono "un presuntuoso". Ma LOL! (La Tiziana si arrabbierà, ma qui non si può non dire LOL!)

La "Dott.ssa" torna alla carica, sempre senza argomenti naturalmente, ma pronta a usare la parola "idiota" che viene ripetuta da Aldo, uno degli admin. Beh, loro sono un gruppo molto spirituale e pieno di amore! :D La cosa divertente è che, dopo questi insulti, l'omeopata, nel citato post in cui faceva il rambo, ha persino la faccia tosta di dire che io avrei "insultato tutti" (bugia! non ho insultato nessuno, nemmeno in risposta ai loro commenti maleducati, ai quali ho invece replicato, come è mio uso, con ironia e, non essendo al corrente della curiosa idiosincrasia della Tiziana, con qualche LOL) e di parlare di "educazione". Ma LOL! (Eh, anche qui non si può omettere :D ).

Ma, attenzione!, il Giuseppe ha la spiegazione: il mio approccio nel gruppo (senza alcun insulto a nessuno) "era solo l'inizio", ma lui sapeva con certezza che quelli come me ("li conosco benissimo") poi "arrivano ad insultare". Insomma, è vero, non avevo insultato né offeso nessuno, ma siccome lui sapeva che lo avrei fatto (oltre ai poteri omeopatici ha dunque pure quelli della precognizione: vabbè, sempre di magia si tratta :D ) era meglio prevenire indirizzandomi un po' di insulti e buttandomi fuori dal gruppo :D

Vabbè, loro "sono più avanti"... ma ne siamo sicuri? Guardate un po' questo thread che viene aperto da Laura Andreoli.


L'admin Aldo le dice che pone "dei quesiti molto specifici" e che il discorso da fare "è molto ampio e articolato". E via così con altri post. Ahahah! Aldo, ma tu e gli altri che vi ritenete "più avanti", che ritenete gli altri "idioti", che dite agli altri che non sono competenti come voi, non vi siete neppure accorti che Laura vi ha preso in giro scrivendo una sokalata? :D

Analogamente a quanto fece nella sua famosa burla il fisico Alan Sokal, Laura ha infatti scritto volutamente un testo privo di senso usando però parole che suonassero bene per chi è infatuato di "misticismo quantistico". E quelli che "sono più avanti" ci sono cascati in pieno! :D

Missione riuscita, Laura!

lunedì 28 luglio 2014

E bravo il parroco!

Matteo ha un problema: ha un fantasma in casa! Allora va dal parroco per sapere cosa fare... Fortunatamente il parroco è una persona sensata. Matteo ci riferisce: "ho parlato di questo problema con il parroco e mi ha detto che i fantasmi non esistono". :)


LOL! Bravo, parroco! :)

domenica 13 luglio 2014

42 cosa?

C'è qualcuno che non sa che la risposta è 42...


PS: Certamente saprete perché la risposta è 42, ma per chi non lo sapesse: La risposta a tutto? E' 42!

martedì 1 luglio 2014

Il buon senso è OT... e pure la sintassi :D

In certi gruppi parlare di buon senso è certamente off topic...


... e anche la sintassi traballa, come notavamo nei commenti allo screenshot postato tra le foto del mio profilo di Facebook: